Come si fa a progettare una cucina?
Progettare una cucina è una delle cose più appassionanti per me e per qualsiasi Home Designer che ami a pieno il suo lavoro.
In Cucina si svolgono gran parte delle attività diurne di una famiglia, è il luogo in cui si chiacchera, ci si confronta, si imparano molte cose e grazie all’atmosfera magica che il cibo crea è anche il luogo della convivialità tra amici.
Quindi progettare una cucina in maniera adeguata è assolutamente importante per creare un’ambiente cucito su misura di chi lo vive.
Come iniziare a progettare una cucina?
Prima di tutto dobbiamo pensare al tipo di utilizzo che ne andremo a fare.
Dobbiamo porci alcune semplici domande:
Amiamo cucinare? Se si con un po’ di privacy o dove tutti possono godere della realizzazione dei nostri piatti?
Possediamo numerosi piccoli elettrodomestici e quanto li utilizziamo?
La risposta alla prima domanda è quella che ovviamente darà l’impronta più importante alla nostra cucina perché chi non ama particolarmente cucinare o comunque prepara solamente il minimo indispensabile avrà sicuramente bisogno del triangolo piano cottura, lavello e frigorifero di dimensioni ridotte.
Questo ci consentirà di ottimizzare gli spazi magari dando più importanza ad esempio ad un’ampia zona snack in cui condividere in compagnia degli ottimi piatti d’asporto ordinati in estrema tranquillità, oppure ad una zona per una cantinetta a vista per riporre i propri vini preferiti.
In caso di risposta positiva, se la cucina è la nostra grande passione, sarà indispensabile immaginarci al suo interno e simulare i movimenti che andremo ad eseguire per spostarci da una zona all’altra dell’ambiente.
Può apparire una cosa strana ma capire bene quali sono i movimenti che ci rendono più fluidi, più comodi, per organizzare il lavoro renderà la nostra cucina molto più funzionale e comoda con tutto quanto gestito secondo le nostre abitudini.
I punti focali per chi cucina sono zona lavello/lavastoviglie, piano cottura, frigorifero e piano di lavoro.
E’ necessario posizionarli in posti non troppo distanti per eseguire movimenti veloci senza dover fare kilometri in giro per la stanza.
Nelle zone più distanti andremo ad inserire le zone dispensa, il contenimento di piatti e bicchieri e dei piccoli elettrodomestici che non utilizziamo quotidianamente.
Quindi rispondendo alla seconda domanda se preferiamo cucinare con un po’ di privacy oppure condividendo con gli altri il nostro lavoro, la risposta ci farà individuare la posizione del piano cottura.
A parete con la consecutività di lavello e frigorifero ci permetteranno di non doverci voltare troppo spesso verso le altre persone e di immergerci nelle nostre creazioni.
Diversamente creeremo un’isola, se gli spazi ce lo permettono oppure una piccola penisola, in cui potersi rivolgere verso la parte centrale della cucina ed utilizzare così le basi sotto al piano cottura per riporre pentole, padelle ed utensili vari necessari per cucinare lasciando a parete le zone dispensa e stoviglie.
La quantità di utensili ed elettrodomestici che possediamo dovrà poi farci ragionare sullo spazio contenitivo necessario.
Progettare una cucina con un particolare stile ben definito ci aiuterà invece nel capire ad esempio che una cucina in stile minimalista, prevede di avere grandi piani di lavoro ma completamente liberi da ogni oggetto o elettrodomestico mentre una cucina in stile Shabby Chic ci consentirà di avere un “disordine” solo all’apparenza, in cui ogni oggetto avrà una giusta collocazione sul piano di lavoro e permettendoci di avere tutto a portata di mano in maniera molto molto comoda.
Una volta stabilita la disposizione degli spazi, è necessario fare una progettazione accurata anche delle posizioni delle prese, dei punti luci, dello scarico e carico dell’acqua.
Esistono sul mercato numerosi modi per inserire le prese su un piano di lavoro, alcuni a vista altri completamente integrati nel piano stesso regalandoci una perfetta omogeneità al nostro piano di lavoro.
Non sottovalutiamo mai questa considerazione perchè uno degli errori più comuni è quello di inserire una quantità di prese, definiamole standard, ma che in realtà non coincidono con le nostre reali esigenze.
Ribadisco quindi che solo quando abbiamo definito bene il progetto della nostra cucina, potremo stabilire con attenzione tutti i collegamenti elettrici ed idrici necessari, oltre che ad un’adeguata illuminazione. Tutto questo può essere fatto attraverso una giusta condivisione con il vostro progettista che potrà valutare anche gli aspetti tecnici legati a quell’ambiente e quindi valutare dove è possibile inserire alcuni elementi e dove invece proporvi delle valide alternative.
Solo da ultimo andremo a scegliere la tipologia di arredi e di materiali da utilizzare.
Qui la funzione dell’Home designer diventa indispensabile per accompagnarvi all’interno dell’immensa proposta che il mercato offre.
Il consiglio che posso darvi è quello di non optare per cucine troppo moderne ed eccentriche in quanto l’investimento per l’acquisto è sicuramente il più importante dell’intera casa, pertanto è un bene che deve durare nel tempo. Meglio scegliere un arredo e dei materiali neutri, pratici, di facile pulizia, che non si significa che non siano le ultime proposte presentate dalle aziende, ma solo che possano non stufarvi sul lungo periodo.
La progettazione della cucina è uno dei primi passaggi da fare quando si ha a che fare con una nuova casa primo perchè è un ambiente indispensabile e secondo perchè ha talmente tanti dettagli da considerare, che necessita di parecchio tempo.
Se volete una mano per farvi un’idea di come potrà essere la vostra prossima cucina non esitate a scrivermi, troveremo la soluzione più adatta al vostri modo di essere
A presto
Simona