La Casa fluida del post Covid
Quanto la pandemia ha influenzato il nostro modo dell’abitare? Ci avete mai pensato? Con il Supersalone dello scorso settembre 2021 la trasformazione in atto è stata concretizzata negli allestimenti, negli arredi e nel modo di presentare le case del vivere contemporaneo.
La Casa Fluida rappresenta il nuovo modo di relazionarsi con degli ambienti che fino all’inizio del 2020 spesso venivano utilizzati solamente come dormitori. Oggi invece si trasformano in casa multifunzionale in cui è necessario dormire, mangiare, lavorare, studiare e fare dello sport.
La Casa si adatta alle esigenze di chi la vive. Durante il Supersalone un’interessantissima mostra curata da Elisa Ossino Studio ha ricreato 11 ambienti, compreso l’outdoor, in cui in ogni stanza architettura e design hanno avuto un ruolo fondamentale per donare confort mantenendo sempre un occhio attento sulla sostenibilità.
Rivestimenti ed arredi infatti vengono ricreati a basso impatto ambientale, tema sul quale molte aziende produttrici di arredi e materiali stanno puntando negli ultimi.
La parola d’ordine della casa Fluida è dinamicità
Dallo studio e dalla ricerca di tutti questi elementi nascono ambienti fluidi e flessibili, spesso con linee curve con tendaggi a scorrimento che ci portano ad avere spazi privati e poi di nuovo luoghi di convivialità, compiendo il semplice gesto di aprire e chiudere la tenda.
I tessuti con i quali vengono realizzati queste pareti divisorie hanno uno spessore tale da assorbire i rumori provenienti dall’ambiente in cui sono inseriti e regalare un po’ di privacy.
Arredi molto flessibili che mutano all’esigenza come pareti scorrevoli, mobili a scomparsa, tavoli telescopici. Molte aziende sviluppano, sul modello costruttivo dei giochi componibili dei bambini, arredi che facilmente possono essere modificati.
Un esempio è USM Haller E, azienda svizzera, di arredi per uffici che sempre più vengono utilizzati anche in ambito domestico.
La loro particolarità è di essere facilmente componibili sul modello del Geomax dei bambini con delle barre metalliche unite da delle calamite sferiche molto forti.
Sono componenti molto resistenti tanto che le ante dei moduli contenitori, si possono aprire a Vasistas ed essere utilizzate come piani di lavoro.
Questo porta alla possibilità di ricreare lo scaffale a nostro piacimento, a seconda delle necessità.
Una casa che si amplia oltre le sue pareti
Le restrizioni legate al Covid ci hanno portato a reinventarci, a ricreare all’interno di casa il mondo, fino a quel momento vissuto fuori.
Gli angoli cottura si sono trasformati in vere e proprie spianatoie in cui impastare qualsiasi tipo di prodotto da lievitazione, i nostri salotti in dinamiche palestre ed i parchi delle città sono tornati a vivere sui nostri balconi.
Sono stati proprio loro tra i grandi protagonisti di questo lungo periodo, la voglia infatti di riscoprirsi giardinieri provetti ha fatto in modo che intere balconate si riempissero di fiori e di piante aromatiche.
Iniziamo a scoprire il terrazzo come parte integrante delle nostre case, come un prolungamento dei nostri salotti in cui arredare con confortevoli divani ripieni di cuscini, tendaggi freschi e trasparenti e luci d’atmosfera .
Secondo l’Architetto Stefano Boeri, docente al Politecnico di Milano, il concetto di casa fluida racchiude suprattutto la necessità di co-working condominiale, della necessità di fare sport insieme ad altre persone ma senza uscire di casa.
Per questo i tetti dei palazzi, gli spazi comuni condominiali passano dall’essere luoghi di puro passaggio ad ambienti in cui condividere attività, organizzare corsi sportivi online, conoscere chi vive all’interno delle stesse nostre mura senza che ce ne fossimo mai accorti.
Dall’isolamento che il covid ha provocato alla reinventazione di un modo di vivere, che pur paradossale possa sembrare è sempre più vicino al concetto di condivisione.
La Casa Fluida si estende quindi non solo sui nostri balconi ma anche negli spazi comuni dei nostri palazzi.
Tecnologia, condivisione, design multifunzionali ridisegneranno il modo dell’abitare di ogniuno di noi.
Non ci resta che attendere il nuovo Salone del Mobile a giugno per gustarci l’evoluzione in corso e raccogliere le interessanti proposte che Designer, Architetti ed Aziende sapranno regalarci.
La primavera è sempre fonte di rinascita, di voglia di cose nuove e di aria fresca.
Regaliamoci un piccolo cambiamento alla nostra casa.
Basta davvero poco, impreziosiamo con primule freshe simbolo di questo periodo per uscire da un triste e lungo inverno, riscopriamo il modo di vivere dinamico, pieno di sole e di voglia di avere sempre una casa che parla di noi.
Curiosate qui se avete bisogno di una mano per realizzare dei piccoli cambiamenti.
A prestissimo
Simona